Altrochè sì, fummo sposati, e fu un matrimonio d'interesse.
Certo, SorellaJc, anche prima di frasi suora aveva sempre quel suo nonsochè di perverso ed affascinate, tanto da stregare sia uomini che donne, sicchè caddi semisexy ai suoi piedi e lo/la supplicai di trsacorrere con me una lunga e sospirata notte d'amore, ed egli, di fronte a tale profferta, cedette.

Purtroppo la passione non resse a lungo, e poco dopo mi ritrovai da sola nel mio letto mentre Jc vagava di casa in casa, di bordello in bordello, a cercare manzi spaziali per la sua collezione di farfalle, sicchè la mia solitudine diveniva sempre più grande, e dovetti desistere dal divorziare per quasi 269 volte, convinta solo dalla fluente carta di credito di Madre, che voleva salvare le apparenze, e che si fidanzava con i modelli che il figlio aveva previamente testato sotto le coperte: quale tristezza, quale perversione, ma così era e io certo non me ne scandalizzavo,

Ma venne il tempo, precisamente il 7 novembre 2003, giorno del mio compleanno, in cui, di fronte alla palese omosessualità di mio marito e alla momentanea assenza di liquidità nei vastissimi fondi di Madre, allora accusata di bancarotta fraudolenta e circonvenzione di modello superdotatato, mi decisi al grande passo: divorziai.
Sorprendentemente il mio divorzio portò a più conseguenze di quelle che credevo: Jean Claude si fece suora, mutandosi nell'attuale SorellaJc, e Madre, dopo non avermi parlato per mesi, si appoggiò a me come spalla sua cui piangere, e festeggiò con me le nuove liquidità ed il proscioglimento da tutte le accuse.
Jadore.
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